Ultimamente è sempre più dilagante la tendenza a lamentarsi, ad attribuire al governo, all'economia, alla politica, agli imprenditori inefficaci, alle cavallette e al buco dell'ozono le cause dei propri insuccessi e delle proprie difficoltà.
Come venditori, come liberi professionisti, come singoli lavoratori.
E proprio in questo clima di "piagnisteo" che può tornare utile e incoraggiante ricordare "imprese" di uomini normali (come noi), che fanno o hanno fatto lavori normali (come noi), ma con una "intelligenza emotiva" e una passione fuori dal comune, tale da rendere straordinari i loro risultati.
Oggi voglio raccontarvi una di queste storie, straordinaria per la sua semplicità.
Lui si chiama Joe Ades, inglese, classe 1934. Muove i suoi primi passi come venditore durante la seconda guerra mondiale. Dopo l'esplosione di una bomba a Manchester, girovagò tra i mercatini improvvisati sorti dal nulla e rimase affascinato da un primo aspetto: gli oggetti venduti erano piccole cose quotidiane, a prezzi molto economici (visti i tempi), ma nelle mani di alcuni venditori si trasformavano in oggetti di grandissimo valore. E come racconterà lui stesso molti anni dopo, fu proprio lì che imparò la sua prima lezione: "NON SOTTOVALUTARE MAI UNA PICCOLA SOMMA DI DENARO". Potrebbe diventare il tuo più grande patrimonio.
E infatti lui quella lezione non l'ha mai dimenticata. Dopo aver girato come venditore ambulante per il mondo vendendo di tutto, approda a New York (Manhattan), ed è lì che decide il suo futuro. Ad una fiera viene colpito da un pelapatate svizzero, ne resta subito colpito per la sua efficacia. E decide di acquistarne tanti per rivenderli.
E da lì comincia la sua avventura come venditore di Pelapatate. Avventura che lo porterà a diventare uno degli uomini più ricchi di New York, a vivere in un appartamento di Park Avenue, a guidare una Bentley, a cenare nei ristorante più costosi della città e a bere esclusivamente champagne ("dei più pregiati").
E tutto questo, vendendo un Pelapatate da 5 dollari. 5 DOLLARI.
I segreti del suo successo? Proviamo ad individuarli.
Innanzitutto, non era il solito venditore ambulante uguale a tutti gli altri. Lui si era distinto con un Personal Brand del tutto particolare : faceva il suo lavoro con una eleganza e con uno stile d'altri tempi, al punto da guadagnarsi l'appellativo di "ambulante gentleman". Dal modo di vestirsi al modo di comunicare con le persone, emanava eleganza e stile in ogni gesto, in ogni parola e in ogni sorriso.
In secondo luogo, per lui vendere era una vera e propria arte. E infatti, metteva in scena una vera e propria rappresentazione teatrale con i propri acquirenti, dove il protagonista smetteva di essere lui e diventavano loro. Erano invitati a provare il suo pelapatate, e ti faceva apparire quel semplice gesto di pelare una patata o una carota come una cosa indispensabile per la tua vita, da quel giorno in poi.
Non era un venditore, era un Artista. Un Artista della Vendita. E in modo artistico, riusciva a vendere migliaia di pelapatate al giorno. 6 giorni su 7. Per 10 ore al giorno. Fino al giorno della sua morte (nel 2009).
E a chi gli chiedeva "ma non ti prendi mai una vacanza?" Lui rispondeva "La vita è una Vacanza".
Se pensi ancora che il tuo lavoro è difficile, che vendere è difficile, che avresti più risultati se la tua azienda facesse più Marketing, se avesse un posizionamento migliore, se il tuo titolare fosse più illuminato e se non ci fosse il buco dell'ozono, vai in strada a vendere un pelapatate e ti passano tutte le paturnie.
Se ce l'ha fatta lui, ce la possiamo fare tutti.
A meno che, mentre stavi leggendo, non hai cominciato a pensare "e vabbè, ma in America è semplice, e poi erano altri tempi..."ecc ecc. E allora in questo caso hai ragione tu: ce la possiamo fare tutti...TRANNE TE!
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