2012: ottimismo o illusione?



Ci siamo. Mancano poche ora alla fine del 2011 e come tradizione vuole è tempo di resoconti, di bilanci, di prospettive e di buoni propositi per l’anno alle porte.
Ma stavolta è diverso, questa volta credo che ci meritiamo di guardare le cose in maniera un po’ più lucida, meno fiabesca, meno “mangiamo il cotechino con le lenticchie che portano soldi”.
E’ arrivato il momento di guardarci tutti negli occhi e di dirci la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità.
Pronti? Bene, cominciamo.
Per molti il 2011 è stato un anno difficile, un anno di difficoltà lavorative, di ostacoli, di salite, di sacrifici, di rinunce. Per molti imprenditori e liberi professionisti, è stato un anno altalenante, oscillante tra buoni risultati che davano respiro e illusioni, e mesi durissimi, che facevano sprofondare nel più totale sconforto o quantomeno nella paura che quel periodo non terminasse più.
E’ stato un anno di stravolgimenti politici, di governi che ci hanno fatto toccare il fondo per poi farci ingoiare più dolcemente pillole che forse (e sottolineo “forse") mai avremmo buttato giù in altro modo.
E’ stato un anno in cui telegiornali e carta stampata hanno continuato a non raccontarci la vera verità, ma sempre e soltanto una verità manipolata, cucita ad arte per ottenere dal popolo obbedienza, spirito di sacrificio e accondiscendenza.
E’ stato l’anno in cui gli istinti primordiali (nel loro aspetto negativo) hanno continuato a prendere il sopravvento nel quotidiano, dando vita ad intrighi, sfruttamenti, inganni, pettegolezzi, egoismi, voltafaccia, pugnalate mascherate da finti sorrisi.
Arrivati a questo punto della lettura, in molti staranno probabilmente pensando “si vabbè, ma c’è stato anche tanto di bello, bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno e pensare in positivo: buttiamoci alle spalle tutto il brutto che c’è stato, voltiamo pagina e abbracciamo con ottimismo il nuovo anno”.
Se anche tu hai fatto questo pensiero, ti consiglio di interrompere qui la tua lettura: ti auguro uno Strepitoso 2012 e mi raccomando…mangia tante lenticchie che ti arriveranno tanti soldi!
A tutti gli altri che hanno invece avuto la pazienza e la curiosità di continuare la lettura, voglio invece esporre il mio vero pensiero: il 2012 sarà l’anno in cui tutte le situazioni che ho sopra esposto saranno amplificate. Sarà un anno di forti scossoni economici, di grandi manipolazioni da parte della politica, di governi tecnici che ci porteranno al baratro, mettendo in gravissime difficoltà la piccola e media imprenditoria e di conseguenza mettendo in serio pericolo lo stipendio di tutti (oltre alle pensioni).
E in un quadro del genere, lo spirito primordiale di noi umani (e di noi italiani!) verrà fuori prepotentemente: si accentuerà l’atteggiamento “mors tua vita mea”, si rafforzerà la tendenza a non esporsi troppo per stare con 2 piedi in una scarpa, nel tentativo stupido di acchiappare da più fronti; si espanderà come una macchia d’olio il finto buonismo del “non bisogna giudicare gli altri, bisogna amarli, comprenderli, perché siamo tutti un’unità e quello che giudichi negli altri è soltanto una parte di te”. Teoria troppo fine per essere realmente compresa e praticata da tutti. Troppo spesso invece stravolta al solo scopo di apparire spiritualmente elevati e differenti dalla massa. Per poi mettere in atto azioni talmente incoerenti da rasentare il ridicolo. E arriviamo alla categoria da me più amata e seguita: i venditori. Per loro si prospetta un anno a dir poco ripido, come diretta conseguenza del mio (catastrofico lo so) quadretto futuro.
Ma il bello lo sai qual è? E’ la prima volta che io stessa ho trovato il coraggio di dirmi queste cose, superando la paura di essere bollata come pessimista, disfattista, incoerente con il mio lavoro di motivatrice e formatrice. E mai come questa volta sento di essermi avvicinata al vero ottimismo. Si hai letto bene: mai come questa volta sento di essere VERAMENTE ottimista. Perché il vero ottimista non è colui che se la racconta pur di sorridere, che sorride pur di star bene, che guarda il bicchiere mezzo pieno pur di bere. Ma è colui che OSSERVA davvero la realtà e con occhi lucidi tenta di affrontarla, senza dipingerla necessariamente a colori se di colorato non c’è proprio nulla. Perché quella diventa demenza, ed ora ho capito che io lo sono stata per tanto tempo. Ora invece che ho avuto il coraggio di aprire gli occhi, riesco ad intravedere la strada da percorrere: che tu sia un venditore, che tu sia un imprenditore, che tu sia un impiegato, un padre, una madre, un operaio, una contabile…l’unico modo per uscire fuori dalla guerra che ci aspetta è coltivare un sano equilibrio interiore, fatto di capacità di accontentarci di poche e piccole cose, di adattarci ad ogni situazione, di allineare il nostro tenore di vita COME SE fossimo già poveri.
E soprattutto sarà necessario allenare la nostra innata capacità di OSSERVARE e di ASCOLTARE oltre le cose e le parole: lì è nascosta sempre la verità, per quanto brutta e dolorosa possa essere. Se non sei pronto a sostenerla e continuerai a credere alle favole, per te sarà davvero un anno difficile.
Per tutti gli altri…sarà un anno magnifico. Diverso ma magnifico.
Buon 2012 a tutti
P.S. Per cominciare ad allenare la VERA capacità di ascolto, vi aspetto tutti quanti al discorso del nostro Presidente della Repubblica di questa sera (ore 20,00): se riuscirai ad interpretare il vero significato delle sue parole, allora potrai festeggiare l’arrivo di un anno strepitoso. Altrimenti, BUON COTECHINO CON LE LENTICCHIE!